IL CPT SOTTOPONE UN QUESTIONARIO AI SUOI ASSISTITI.
Nell'ultima settimana del mese di Aprile abbiamo sottoposto all'attenzione degli assistibili alcuni quesiti relativi all'organizzazione del nostro lavoro, in particolare abbiamo chiesto un parere sul tempo d'attesa del proprio medico durante il ricevimento degli informatori, con risultato che è abbastanza breve per il 35 % circa degli intervistati e soggettivamente lungo per il 41,3 .
Il secondo quesito è relativo all'attesa tra la prenotazione e lo svolgimento della visita, ha indicato un tempo non superiore alla mezz'ora per il 41,3 % degli utenti, mentre per il 24 % degli intervistati raggiunge anche un'ora di attesa.
Un buon gradimento ha ottenuto il servizio di segreteria, ritenuto soddisfacente dal 68 % degli utenti.
Alla domanda circa l'importanza che ha il controllo di ciascun medico ha sulle prescrizioni richieste tramite lo sportello di segreteria, si osserva una divisione quasi pari tra chi ritiene importante e chi non ritiene utile la supervisione della prescrizione da parte del proprio medico curante ( il 52 % SI e il 48 % NO ).
Quest'ultima risposta ci offre uno spunto di riflessione: vorremmo che i nostri assistiti capissero la responsabilità ( e le implicazioni anche legali ) che questi comportamenti possono determinare per la loro salute, secondo noi il proprio medico di scelta è la persona più indicata per valutare l'andamento di una terapia e lo stato di salute di chi si affida da più o meno anni, perchè ne conosce le caratteristiche più approfonditamente degli altri medici del centro.
Vorremmo, pertanto, che le prescrizioni dei farmaci e le richieste di visite ed accertamenti venissero sottoposte all'attenzione del proprio medico curante, limitando così un flusso improprio di utenti al di fuori degli orari di presenza del medico di scelta.
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